San Martino in Rio, 14 novembre 2009 Caro Direttore, i “boati mediatici” hanno tre caratteristiche: sono promossi e alimentati da “loro” (metta chi vuole in quel “loro”) e mai da noi; possono servire per ottenere, per occultare, o contemporaneamente per ottenere e occultare; a volte, contro i boati, otteniamo vittorie parziali, ma sempre a prezzo di immani fatiche (si veda il referendum sulla legge 40 e il Family Day che fermò i DICO). Di che genere è il “boato mediatico” sul Crocifisso? A mio parere è il classico boato di “copertura”: stiamo infatti ottenendo troppa solidarietà a poco prezzo (addirittura un’iniziativa bipartisan a Strasburgo, dove normalmente tutto congiura contro la Chiesa Cattolica e contro la legge naturale universale). Cosa c’è da coprire, cosa sta accadendo di grosso in Italia? Sta accadendo che il ministro Mara Carfagna prepara un disegno di legge sull’omofobia, sostenuta da uno spot televisivo di bassa lega. Detto in termini più precisi: si sta predisponendo l’ennesima violazione della legge naturale universale in Italia, con un’iniziativa di governo che va a realizzare un punto del programma elettorale dell’opposizione PD + IdV. Ci sarebbe quindi da dibattere fortemente sull’invenzione della cosiddetta omofobia, sulla manipolazione del linguaggio operata dalla lobby gay, sulla violazione dei diritti fondamentali che avvengono in Gran Bretagna e altrove non appena le leggi sulla cosiddetta omofobia vengono approvate. Ci sarebbe da riflettere sul significato dei programmi elettorali, visto che la maggioranza di governo realizza uno dei punti peggiori proposti dall’opposizione. Invece tutto tace. Le nostre esigue forze sono state tutte trasferite sul fronte del Crocifisso, per cui la proposta di legge Carfagna arriverà in Parlamento senza dibattito e, senza dibattito, passerà. Passerà certamente: tutto l’IdV + PD (tranne la Binetti) è a favore, basta una modesta pattuglia della maggioranza per farla approvare. Ricordiamoci: abbiamo già approvato il Trattato di Lisbona, recependo la falsa “Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea” con la quale il “gender” è diventato un elemento fondante dell’Europa; c’è stata a fine ottobre una sentenza della Corte di Cassazione che espone una falsa definizione di “famiglia”; è in arrivo la legge sulla cosiddetta omofobia. Tre cose che passano in assenza di dibattito e che, unite assieme, produrranno a breve il “matrimonio” gay e l’adozione per i gay. Allora forse ci sveglieremo e diremo la solita frase: “loro” ci hanno fregati ancora una volta. La battaglia per il Crocifisso e la battaglia per la legge naturale universale devono procedere insieme: il Crocifisso rimanga sulle pareti, la legge naturale universale rimanga nelle menti e nei cuori. Un caro saluto Giovanni Lazzaretti
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