San Martino in Rio, 8 novembre 2009 Caro Direttore, la lettera di Alfredo Spaggiari “Libertà di coscienza (anche) per i politici cattolici” dice il vero: guai se il mandato del parlamentare cattolico fosse vincolato all’obbedienza a qualche entità esterna o fosse vincolato a una disciplina di partito. Ma, detto questo, occorre segnalare anche un’omissione: guai se il mandato del parlamentare cattolico fosse vincolato all’obbedienza, esclusa la necessaria obbedienza alla legge naturale universale. “La legge naturale, iscritta dal Creatore nel cuore di ogni uomo, consiste in una partecipazione alla sapienza e alla bontà di Dio ed esprime il senso morale originario, che permette all'uomo di discernere, per mezzo della ragione, il bene e il male. Essa è universale e immutabile e pone la base dei doveri e dei diritti fondamentali della persona, nonché della comunità umana e della stessa legge civile.” Non è quindi la “legge naturale universale cattolica” ma è la “legge naturale universale di tutti”. A essa devono obbedienza (in ordine alfabetico) Berlusconi, Bersani, Bossi, Casini, Di Pietro, e tutti i parlamentari che si riconoscono nei loro partiti. Esiste questa legge naturale universale? Esiste certamente: nessuno avrebbe potuto condannare i gerarchi nazisti a Norimberga senza ricorrere alla legge naturale universale. I gerarchi infatti replicavano, da positivisti giuridici, con parole che suonavano così: “Noi abbiamo fatto le nostre scelte senza obbedire a nessuno e senza vincoli di mandato: di che v’impicciate?”. “No. Noi vi condanniamo. Perché ogni uomo agisce in politica col vincolo di mandato della legge naturale universale”. Chi vìola la legge naturale universale innesca una deriva totalitaria. Anche se siamo in democrazia? Sì, anche se siamo in democrazia. Infatti “una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia.” (Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor). Sterminare gli ebrei è illecito per tutti gli Stati, non solo per i parlamentari cattolici. Ma anche approvare leggi sull’aborto è illecito per tutti gli Stati, non solo per i parlamentari cattolici. Gli Stati che le approvano innescano una “deriva totalitaria”. E sulla famiglia? “Dobbiamo proclamare solennemente che la vita umana va trasmessa attraverso la famiglia, fondata sul matrimonio uno e indissolubile, elevato, per i cristiani, alla dignità di sacramento. La trasmissione della vita umana è affidata dalla natura a un atto personale e cosciente e, come tale, soggetto alle sapientissime leggi di Dio: leggi inviolabili e immutabili che vanno riconosciute e osservate.” Anche sul matrimonio non si scappa: il matrimonio è indissolubile per tutti, non solo per i parlamentari cattolici (per i cattolici è “elevato alla dignità di sacramento”). La “patente” per trasmettere la vita è riservata agli sposi indissolubili. Un po’ dura questa frase del Papa? Beh, per una volta non potrà essere “imputata” a Benedetto XVI; è di Giovanni XXIII nella “Mater et Magistra”. Ed è una frase normale per chiunque riconosca e ami la legge naturale universale. Un caro saluto Giovanni Lazzaretti
|