Home Elezioni 2008 36 - Scegliere in scienza e coscienza
36 - Scegliere in scienza e coscienza PDF Stampa E-mail
Scritto da Giovanni   
Domenica 09 Marzo 2008 22:15

La Carla non aveva letto la “lettera alle casalinghe” nel 2006. L’ha letta ieri e dice che non le sembra più adatta per le elezioni attuali. Franco ha detto di dargli del “tu”. Ciao. Irma

 

San Martino in Rio, 9 marzo 2008

 

Cara Irma,

qualcuno mi ha detto che, prima di iniziare la lettera, è bene riassumere con un flash la tua domanda o la tua considerazione di partenza. A me sembrava che, leggendo le mie lettere di risposta, si capissero subito anche le tue domande; comunque accetto il consiglio: metto un sunto della tua e-mail in testa a ogni nuova lettera.

Ringrazia Franco, userò il “tu” ben volentieri da ora in poi. E la Carla (1) ha proprio ragione: la “lettera alle casalinghe” (2) era perfetta nel 2006 e zoppica nelle elezioni 2008.

Riprendila in mano ed esaminala in dettaglio: in quali punti zoppica? Solo in due passaggi.

Nella parte iniziale compariva la frase “Di qua sente più enfasi su famiglia e vita, di là su solidarietà e pace”. Questa frase era sensata nel 2006, mentre nel 2008 non c’è più un “di qua / di là”: c’è una casistica molto più variegata.

Più avanti c’era invece la frase “Non ha nemmeno bisogno di attendere la risposta, perché è unica e del tutto ovvia”. Frase che era vera nel 2006; invece, nella scelta elettorale del 2008, non è detto che la risposta sia unica e non è detto che la risposta sia ovvia.

Però, rimosse queste due frasi, il percorso da seguire per le elezioni 2008 è lo stesso utilizzato nelle elezioni 2006. Riprendo in mano la “lettera alle casalinghe” e la riassumo per punti.

a)      Si parte dalla frase lapidaria di Giovanni Paolo II (Veritatis Splendor): “Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia.”.

b)      All’elettore (al buon elettore) viene spontanea la domanda: “Chi di voi politici difende i valori?”. E’ la domanda più naturale, ma anche la più inutile…

c)       …perché la frase di Giovanni Paolo II va completata: “Una democrazia senza valori, COME E’ QUELLA ITALIANA, si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia.”.

d)      I valori cadono quando la legge naturale universale viene violata. Lo Stato italiano ha violato la legge naturale universale ed ha perso i valori. Introducendo il divorzio, la contraccezione di Stato, l’aborto e la fecondazione artificiale (3) ha buttato a mare famiglia, vita, solidarietà. Ha buttato a mare anche la pace, secondo il pensiero di Madre Teresa: dove c’è l’aborto non ci può essere la pace. (4)

e)      Per questo le domande da porre ai politici sono altre: 1) “Chi di voi politici intende riparare la legge naturale violata?”. 2) “Chi si impegna a non demolirla ulteriormente?”. Solo se i vari schieramenti daranno risposte omogenee a queste due domande potremo passare alla domanda numero 3) “Chi di voi governerà meglio?”.

Questo è il percorso da fare per arrivare a porre le giuste domande ai politici.

Avere poi le risposte può essere faticoso, perché si devono analizzare idee, fatti accaduti, programmi elettorali, deformazioni dei programmi elettorali a uso dei media (tacere sistematicamente una cosa scritta nel programma è disinformazione); occorre anche immaginare eventi che si sono svolti nell’ombra (senza esagerare, perché non abbiamo gli strumenti per fare della “dietrologia”).

Abbiamo davanti un problema complesso. Per risolverlo attiveremo la ragione ai massimi livelli che ci sono consentiti.

Certo, a ogni problema complesso si può sempre dare una risposta semplice. Ed è certamente la risposta sbagliata (5).

Chi invece fa il percorso complesso, alla fine capisce, sceglie e sorride: sorride perché non ha fatto una scelta di parte, ma ha deciso “in scienza e coscienza”. Poi, passate le elezioni, trafficoni, opportunisti, affaristi e politicanti si occuperanno di sporcare il nostro voto pulito. Ma questo è un problema loro, non nostro.

Noi stiamo al di sopra delle teste dei politici, non per orgoglio o per un eccesso di autostima, ma solo perché qualcuno ci ha insegnato che la legge naturale universale esiste e ci ha dato un po’ di idee sui suoi contenuti.

Troppi politici non sanno più cos’è la legge naturale universale: per questo noi siamo i loro giudici e loro non possono essere le nostre guide. Potranno ri-assumere il ruolo di guide quando avranno riparato la legge naturale violata. Quando ci avranno ridonato la normalità della società.

“Scegliere in scienza e coscienza secondo il cuore della Chiesa”: questo è lo scopo di ogni azione morale, compreso il voto alle elezioni politiche.

Lascia pure che inorridiscano quando sentono la frase “secondo il cuore della Chiesa” (6).

-          Ci saranno quelli che dicono: “Cuore della Chiesa? Che melensa espressione preconciliare!”.

-          Ci saranno quelli che dicono: “Ecco, i soliti cattolici che votano secondo il cuore della Chiesa, invece che con la loro testa. Fideisti e dogmatici!”

-          Ci saranno quelli che dicono: “Lo Stato è laico!”.

Non sanno

-          che agire “secondo il cuore della Chiesa” in campo politico significa agire secondo la legge naturale universale, e questa è accessibile, con la sola ragione, a ogni uomo di buona volontà;

-          che per arrivare ad agire “secondo il cuore della Chiesa” bisogna attivare la ragione in maniera piena, perché il bene, per poter essere scelto, deve essere pienamente conosciuto: il contrario esatto del fideismo e del dogmatismo;

-          che, fuori della legge naturale universale, non c’è lo Stato laico, c’è lo Stato totalitario.

“Secondo il cuore della Chiesa”: è preconciliare questa frase? E’ una frase bella, è questo che conta: a me piace moltissimo. Cosa c’è di più bello del cuore buono di una persona? E la Chiesa, se è un corpo mistico, avrà pure un cuore (chiudo subito, non voglio fare degli strafalcioni teologici).

Per qualche giorno non metterò nuove lettere nel sito, perché Andrea va in gita scolastica ed è lui il “webmaster” (si dice così?) di www.carairma.it.

Ciao

Giovanni.

 

NOTE

(1)    La Carla è amica e cognata dell’Irma.

(2)    Vedi “Elezioni 2006”, testo n.12

(3)    Ripeto la nota già scritta nel testo n.35; bisogna sempre ribadire questo concetto sulla fecondazione artificiale: abbiamo difeso la legge 40, ma solo come male minore, non come buona legge. E’ una legge ingiusta, che espone i figli (gli embrioni sono figli, molti lo dimenticano) a percentuali di morte attorno al 95%. E in ogni caso l’unico luogo che rispetta la dignità dell’uomo – embrione è la pancia di sua madre.

(4)    E’ il disastro antropologico, unito al conseguente disastro economico; vedi testo n. 35

(5)    La frase è importante, anche se non ricordo di chi è. La citò Franco Cardini in una conferenza a Reggio.

(6)    Mi hanno chiesto da dove viene questa frase. E chi lo sa? Devo averla letta o sentita da qualche parte, ma non so più dove. Ho cercato su Internet, e l’unico posto dove c’è l’espressione “secondo il cuore della Chiesa” è una rivista siciliana che si chiamava “Il Poligrafo”, anno 1856, in un articolo sull’arte cristiana. La frase è riferita a Carlo Magno “il più grande dei principi secondo il cuore della Chiesa”: certamente non l’avevo letta lì. Può anche darsi che, nello scrivere, io abbia applicato alla Chiesa l’espressione “secondo il Mio cuore” che compare alcune volte nella Bibbia (1 Samuele 2,35 – Geremia 3,15 – Atti 13,22).

 
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