45 - Giuliano Ferrara Stampa
Scritto da Giovanni   
Domenica 30 Marzo 2008 20:07

Tocca a Giuliano Ferrara: la vera novità di quest’anno.

Tu che ne pensi?

Irma

 

San Martino in Rio, 26-29 marzo 2008

Cara Irma,

innanzitutto il programma di Ferrara è molto breve: faccio prima a riprodurre i 12 punti, piuttosto che a tentare di sintetizzarli.

1. Promuovere legislativamente il dovere di seppellire tutti i bambini abortiti nel territorio nazionale, in qualunque fase della gestazione e per qualunque motivo. Le spese sono a carico del pubblico erario.

2. Vietare per decreto legge l’introduzione in Italia della pillola abortiva Ru486 e simili veleni capaci di reintrodurre la convenzione dell’aborto solitario e clandestino contro lo spirito e la lettera della legge 194 di tutela sociale della maternità.

3. Stabilire per via di legge che accoglienza, rianimazione e cura dei neonati sono un compito deontologico dei medici a prescindere da qualunque autorizzazione di terzi.

4. Emendare l’articolo 3 della Costituzione, comma 1. Dove è scritto “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.

5. Impegnare il governo della Repubblica a costruire un’alleanza capace di emendare la Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo delle Nazioni Unite all’articolo 3. Dove è scritto “ogni individuo ha diritto alla vita” aggiungere una virgola e la frase “dal concepimento fino alla morte naturale”.

6. Difendere la legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita, escludendo per via di legge e linee guida interpretative ogni possibilità, adombrata in recenti sentenze giudiziarie, di introdurre la pratica eugenetica della selezione per annientamento dell’embrione umano al posto della cura e della relativa diagnostica terapeutica. Introdurre nei primi cento giorni una moratoria per la ricerca sulle cellule staminali embrionali, sulla falsariga di quella europea abbandonata dal governo Prodi, e rafforzare la ricerca sulle staminali adulte o etiche.

7. Fondare in ogni regione italiana una Agenzia per le adozioni il cui compito specifico sia quello di favorire l’adozione, con procedura riservata e urgente, di quei bambini che possono essere sottratti a una decisione abortiva di qualunque tipo.

8. Adottare le modalità del “Progetto Gemma” sul sostegno materiale alle gestanti in difficoltà e alle giovani madri di ogni nazionalità e status giuridico per la prima accoglienza e educazione dei bambini, con l’erogazione di consistenti somme per i primi trentasei mesi di vita dei figli.

9. Applicare la parte preventiva e di tutela della maternità della legge 194. Potenziare in termini di risorse disponibili e di formazione del personale pubblico, valorizzando il volontariato pro vita, la rete insufficiente dei consultori e dei Centri di aiuto alla vita in ogni regione e provincia italiana.

10. Triplicare i fondi per la ricerca sulle disabilità e istituire una Agenzia di tutela e integrazione del disabile in ogni regione italiana.

11. Sostenere con sovvenzioni pubbliche adeguate l’attività dell’associazione di promozione sociale denominata Movimento per la vita.

12. Le risorse per il programma elettorale sono da fissare nella misura di mezzo punto calcolato sul prodotto interno lordo e verranno rese disponibili attraverso lo stanziamento di 7 miliardi di euro attualmente giacenti presso i conti correnti dormienti in via di smobilitazione e altri cespiti di entrata.

 

Ti dirò subito che la lista di Ferrara mi ha messo in difficoltà, e ne ho dovuto discutere con diversi amici, oltre che con qualche relatore del circolo culturale per cui lavoro.

Innanzitutto il programma della lista “Aborto? No, grazie” non ha alcun punto di tipo abrogativo sulla legislazione vigente; la domanda principale della nostra scaletta “Chi riparerà la legge naturale violata?” rimane anche in questo caso senza risposta.

Ci tengo a ribadirlo, perché molti fanno confusione su questo punto: una forte campagna di promozione per la vita non ha nulla a che vedere con il ripristino della legge naturale violata; la legge naturale si ripristina solo eliminando le leggi ingiuste. Se anche sparissero completamente gli aborti, ma rimanesse in vigore la legge 194, lo Stato italiano sarebbe ancora in situazione di violazione della legge naturale.

Detto questo, sappiamo che a livello parlamentare non ci sono le forze per abrogare la legge 194/78 (1), e quindi la moratoria di Ferrara può avere un valore.

Rinuncio però a fare l’analisi della lista “Aborto? No, grazie”.

Mi affido per questa volta a una chiacchierata immaginaria tra amici che discutono su Ferrara. Spero di ricordarmi tutti i pro e i contro che sono stati detti. Angela, Antonio, Chiara, Francesco, Mario, Maurizio, parlano in libertà su Ferrara: i nomi non hanno niente a che vedere con personaggi reali (o forse sì?).

Maurizio: “Allora finalmente abbiamo trovato la nostra lista!”

Angela: “Beh, non sono così convinta. A me Ferrara piace molto, ma lo preferivo in TV. La sua trasmissione aveva un buon successo, era una delle poche dove si ragionava con calma; e lui inoltre teneva sempre le redini della trasmissione. Secondo me adesso sarà oscurato completamente”

Antonio: “La trasmissione piaceva anche a me, ma sono contento che sia sceso in campo: mi ha anche chiesto di entrare in lista”

Chiara: “Hai accettato?”

Antonio: “Non ho accettato, ma ero tentato di farlo. La battaglia mi piace e la causa mi sembra importante”

Mario: “Ha chiesto anche a me di entrare in lista: io ho accettato”

Francesco: “L’ha chiesto anche a me. Accettavo solo se mi metteva in una buona posizione. Ma i primi posti erano già occupati”

Maurizio: “Pensavo di sentire un entusiasmo collettivo, e invece vi vedo tutti un po’ ammosciati”

Francesco: “Avrei preferito che Ferrara scegliesse di entrare nel PdL: credo che gli avrebbero garantito 6 parlamentari. Se lo scopo è quello di battersi per la vita, non sarebbe stato bene avere comunque 6 parlamentari pro – life alla Camera? A maggior ragione se vuole influire sull’ONU: l’appoggio di un governo è decisivo”

Chiara: “Però entrando nel PdL non avrebbe avuto la misura di quanto la sua causa era sentita dalla gente. Presentandosi da solo, vuole vedere che presa ha sulle persone”

Antonio: “Senza contare che, se passa la soglia del 4%, di parlamentari viene ad averne una ventina”

Mario: “4%, non è mica facile. Pensate che ci sono partiti storici che nel 2006 hanno preso il 2%. E poi, se la percentuale dei voti fosse molto bassa, non diranno che la causa della vita non interessa a nessuno?”

Angela: “Lo diranno. Pazienza. Almeno si sarà riaperto il dibattito”

Chiara: “Ferrara ce l’ha un po’ la vocazione al ‘bel gesto’. Non andò anche a contrastare Di Pietro nella circoscrizione del Mugello? Un gesto perdente in partenza”

Angela: “Speriamo non sia perdente, stavolta. Mi sembra che ci sia un ampio mondo pro – life in Italia: non voteranno tutti per Ferrara?”

Francesco: “Chi lo sa? In TV non fanno altro che parlare dei due partiti maggiori, la causa della vita da fastidio a tutti in questa campagna. E poi c’è quella faccenda del ‘voto inutile’…”

Maurizio: “Faccenda che vi prego di non trattare. Ne parliamo un’altra volta, con carta, penna e dati in mano”

Mario: “4%, ma dove li troviamo questi voti?”

Angela: “Sursum corda! 1% dal non voto, 1% dall’UDC, 1% dal PdL, 1% dal PD”

Francesco: “Anche dal PD? Ci credo poco”

Angela: “Anche dal PD. Ci sono tanti del Movimento per la Vita che votavano Margherita. Non hanno più la Margherita, hanno la Bonino in lista, un po’ di rigetto gli verrà pure!”

Chiara: “Io ho anche un altro dubbio. Non abbiamo sempre detto, parlando tra noi, che le liste monotematiche, tipo i verdi, erano negative perché non riuscivano a vedere la situazione generale e le problematiche globali?”

Francesco: “E’ vero, ma la questione ambiente, se non diventa un’ideologia, non c’entra con la legge naturale universale. Il caso Ferrara mi sembra diverso”

Mario: “Sì, è diverso. Qui si tratta di rimettere in moto un problema di legge naturale che è bloccato da trent’anni”

Antonio: “Per rimetterlo in moto nel modo migliore si doveva tentare anche la carta della mini abrogazione della legge 194. Ferrara poteva almeno chiedere che venissero rimosse dalla 194 le motivazioni economiche per l’aborto, sostituendole con aiuti economici alle madri”

Angela: “Ferrara non ci crede all’abrogazione anche parziale della 194. Per lui basta applicarla bene e dare un forte impulso alla scelta per la vita”

Chiara: “Però in lista ha messo anche persone che ci credono all’abrogazione. Francesco Agnoli è capolista in Veneto: non è figlio del magistrato che tentò l’abrogazione totale della 194 prima dei referendum del 1981?”

Francesco: “Mi pare di sì. Per lui certamente la 194 è una legge cattiva”

Mario: “Ma altri candidati, come Paola Bonzi, dicono che la 194 è una buona legge”

Maurizio: “Sì, culturalmente la faccenda ci mette in difficoltà: l’impatto di Ferrara è utile per rimettere in moto il meccanismo, ma dobbiamo sempre ricordare alla gente che la legge 194 non è affatto una buona legge”

Angela: “Ci troviamo un po’ negli stessi guai della legge 40: dobbiamo convivere con questa legge, e spiegare continuamente alla gente che è una legge cattiva”

Antonio: “Spiegare, spiegare sempre questo fatto, senza stancarsi! Bisogna tenere sveglia l’attenzione, altrimenti tutti si rassegneranno alle leggi ingiuste”

Chiara: “Insomma, non si può chiedere tutto a Ferrara. Ferrara non è credente, non possiamo pretendere che parli come un cattolico”

Antonio: “Ma l’aborto non è questione da cattolici, è questioni di legge naturale: vale per tutti, per il cattolico e per l’ateo. In teoria, in un mondo sano, l’ateo e il cattolico dovrebbero parlare allo stesso modo su queste questioni”

Francesco: “In Spagna Ferrara ha fatto un discorso splendido, secondo me…”

Angela: “…con un brutto preambolo” (2)

Chiara: “Al solito, non si può avere tutto!”

Maurizio: “Almeno, i 12 punti del programma vi sembrano fattibili?”

Angela: “Sì, tutte le voci sono ragionevoli e tutte sono realizzabili”

Mario: “Ragionevoli, ma non per tutti. I comizi di Ferrara sono sempre blindati e con contorno di tafferugli, lanci di uova e di vernice, rumori di disturbo. Agnoli è stato anche malmenato”

Antonio: “Almeno questa sua campagna elettorale, se non porterà dei parlamentari, servirà come testimonianza forte”

Francesco: “Sì, Ferrara ha toccato un nervo scoperto, non c’è dubbio”

 

Chiudo qui. Questa discussione tra amici, che traduce una serie di discussioni reali avute qua e là, è il massimo che posso dire su Ferrara.

E’ una lista elettorale che porta una testimonianza forte: le reazioni sconsiderate degli avversari e l’oscuramento mediatico lo dimostrano. Ma, poiché non doveva andare al governo, speravo che alzasse il livello della testimonianza includendo almeno una riga abrogativa: togliere dalla legge 194 l’orrida espressione “motivazione economiche per l’aborto” e sostituirla con un articolo di sostegno economico alle madri in difficoltà.

Mi fa problema il preambolo del discorso che ha pronunciato il 4 marzo in un’università spagnola (citato prima dall’immaginaria Angela).

“Cari amici, signore e signori. Molti anni fa noi occidentali abbiamo deciso che nessuna donna può essere legalmente obbligata a partorire e che nessuna donna deve essere incarcerata per avere abortito. Fu una soluzione obbligata e decente, che non è possibile e non è giusto oggi rovesciare, e che fu presa per combattere l’aborto clandestino.”

Il resto del discorso è molto bello, se vuoi te lo spedisco. Ma il preambolo è brutto:

- non è vero che la decisione fu che "nessuna donna deve essere incarcerata"; magari fosse stato così: sarebbe stata solo una depenalizzazione;

- la decisione fu di usare i soldi dello Stato (ossia i soldi dei poveri) per uccidere i bambini;

- non era una soluzione obbligata;

- era una soluzione indecente, che oggi è doveroso proporre di abrogare, anche se non sarà possibile;

- ovviamente la legge 194 non era fatta per combattere l'aborto clandestino, ma per promuovere l'aborto punto e basta; ricordati che l'obiettivo finale è "la donna in stato di aborto permanente" (3), non la sparizione dell'aborto;

- temo che la moratoria sarà impossibile senza un segnale di deterrenza legislativa (anche solo una piccola modifica della 194, che dia un segnale culturale positivo alle nuove generazioni).

Detto questo, come dice l’immaginaria Chiara di questo dialogo, non si può chiedere tutto a Ferrara.

Pertanto, posto che nessun altro partito ha proposte abrogative sulla 194, posto che la lista di Ferrara non propone violazioni della legge naturale universale, sei autorizzata a votare la lista “Aborto? No, grazie”: non ci sono controindicazioni di morale naturale.

Ricordati però di aspettare il testo sul “voto inutile”, che riguarda Ferrara, l’UDC e tutti i piccoli. E’ un testo che aumenta la sua importanza di giorno in giorno: ormai nessuno parla più di etica, si parla sempre meno dei programmi, ma del “voto inutile” se ne parla sempre.

Un passaggio personale: per motivi che non sto a raccontarti, dal febbraio 2006 ho Ferrara nella “lista della spesa” (4). L’ho ascoltato il 10 dicembre 2007 in Ghiara (5): forse sono solo un sentimentale, ma Ferrara mi è sembrato a un passo dal piegare le ginocchia. Sarebbe un convertito “ingombrante” in tutti i sensi, un po’ come Chesterton. Chissà, fantasie personali.

Ti riscrivo presto, il tempo comincia a stringere.

Ciao

Giovanni

 

NOTE

(1) Si abrogherà da sola quando tutti gli aborti verranno effettuati in casa tramite pillole; vedi testo n.39.

(2) Il preambolo qui citato viene riproposto più avanti.

(3) Molti promotori della legge probabilmente non erano a conoscenza di questo obiettivo, pianificato da “poteri forti”. Vedi testo n.39, nota n.2

(4) Vedi testo n.42, nota n.1

(5) La Ghiara è il Santuario della Madonna della Ghiara a Reggio Emilia; il 10 dicembre 2007 c’è stata una veglia in preparazione del Natale, che faceva da inaugurazione alla mostra “Siate lieti! I presepi della chiesa perseguitata”. Parlavano Giovanni “Lindo” Ferretti, Marina Corradi, un sacerdote che vive in Siberia e Giuliano Ferrara.